Affidarsi a un property manager può essere la soluzione giusta per ottenere il massimo dai propri appartamenti e case in affitto breve, senza fare alcuna fatica se non quella di selezionare una persona valida, che funga da intermediario professionale tra noi e i turisti.
Il property manager capace, infatti, può occuparsi al posto nostro di gestire il via vai di ospiti e di espletare tutti gli obblighi burocratici legati al soggiorno, ma non solo. Di solito è una persona specializzata, in grado di offrire consulenza e assistenza per tutto quello che riguarda l’affitto turistico (nel nostro caso). Compresi temi e problemi inerenti a manutenzione, strategie di reddittività e reportistica. Se il property manager sa fare bene il proprio lavoro ci aiuterà ad avere sempre sotto controllo tutto quanto riguarda la nostra attività nel mondo dell’ospitalità.
Il property manager può aiutarci a guadagnare di più con la nostra casa in affitto turistico e a tenerla sempre in ordine
Cosa fa il property manager
Il property manager si occupa del nostro immobile in generale, come abbiamo sottolineato. Inoltre è una figura particolarmente utile quando si sceglie di mettere a reddito seconde e terze case tramite la formula della locazione breve. Questo perché il property manager è formato per valorizzare i punti di forza delle nostre proprietà e conosce diverse tecniche di massimizzazione dei profitti, attraverso strategie di pricing dinamico, up-selling e cross-selling.
Il property manager sa come interagire con le autorità locali e conosce regole e obblighi previsti dalla Legge per chi affitta ai turisti. Riesce efficacemente a fare incontrare la domanda e l’offerta, sfruttando canali come le OTA o il nostro sito web. Affittare ai turisti non è un hobby, comporta costi, tasse e adempimenti burocratici. Se a occuparsene è una persona che sa quello che fa potremo guadagnare dalle nostre proprietà senza preoccupazioni. Vediamo nel dettaglio 5 buoni ragioni per affidarsi a un property manager.
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1-Case e appartamenti sempre in ordine
Può sembrare banale, ma anche l’ospite più attento, durante il suo soggiorno, può fare qualche piccolo danno o mettere un po’ sottosopra la casa o l’appartamento, magari con l’idea di rendere gli spazi più adatti alle sue esigenze. Anche chi chiede ai turisti una caparra, che viene restituita solo se tutto è in ordine il giorno del check-out (può servire ad affrontare spese impreviste dovute a danni accidentali), ha comunque dei grattacapi. Deve occuparsi infatti di: ritirare la caparra al check-in, fare un sopralluogo il giorno della partenza degli ospiti, verificare che tutto sia in ordine ed eventualmente riparare ciò che è stato rotto, per ripristinare il buono stato dell’immobile.
Ma al di là del fatto che la gestione della caparra è scomoda e noi consigliamo piuttosto di affidarsi a un’assicurazione su misura, nelle case e negli appartamenti è facile che si verifichi qualche piccolo guasto. Magari un elettrodomestico non funziona come dovrebbe, un’imposta non si chiude correttamente o semplicemente si fulminano più lampadine e faretti… Il property manager pensa a tutto, per fare in modo che l’esperienza di tutti gli ospiti sia sempre la migliore possibile. Si accerta che la casa o l’appartamento sia sempre in ottimo stato. Non solo: può darci dei consigli preziosi legati all’arredamento e all’home staging per valorizzare la nostra struttura ricettiva.
Il property manager fa in modo che l’esperienza dei turisti sia sempre la migliore e interviene se qualcosa non funziona
2-Profitti aumentati
La figura del property manager, in Italia, si è diffusa piuttosto velocemente, di pari passo con il successo degli affitti brevi (tralasciando quanto successo a causa della Pandemia, che ha congelato per due anni o quasi gli spostamenti). Questo perché il property manager ha tutte le conoscenze e le competenze necessarie per migliorare la reddittività degli immobili.
Alcuni studi parlano della possibilità di ottenere un incremento dal 50% al 100% sui guadagni, proprio affidandosi a un property manager. La percentuale di crescita delle entrate dipende ovviamente dalla situazione di partenza. Qual è il tasso di occupazione della nostra struttura? Abbiamo studiato con attenzione i prezzi della concorrenza? Stiamo già mettendo in campo strategie di up-selling e cross-selling?
Una figura esperta sa quali tariffe applicare e quando, usa i social, il web e le OTA per fare in modo che la nostra struttura sia sempre piena e conosce in modo approfondito il mercato. Inoltre poiché mantiene la casa o l’appartamento sempre in buono stato e garantisce un’esperienza soddisfacente ci permette più facilmente di ottenere buone recensioni e di generare un benefico passaparola online.
Affittando da soli potremmo ottenere gli stessi risultati? Forse, ma avremmo molto da studiare e dovremmo investire davvero tantissimo tempo, quello del property manager è un lavoro!
Il property manager può farci guadagnare anche il 50% o il 100% in più
Ma quanto ci costa un property manager bravo?
Un gestore può scegliere di operare con la formula del rent to rent. In questo caso è lui che riconosce a noi un canone di affitto fisso, che di solito è ovviamente inferiore a quello che guadagna lui, ma rappresenta un’entrata sicura per noi come proprietari. Bisogna però stare ben attenti alle tasse che avremo da pagare, per fare correttamente i conti.
Oppure, e questa è la scelta della maggioranza dei professionisti del settore, il property manager ci può chiedere una percentuale sugli affitti. Questa percentuale varia di solito dal 10 al 35% della base imponibile e dipende dalle responsabilità e dal lavoro che il professionista svolge effettivamente per noi.
Meglio chiarire subito quanto vorrebbe il professionista con cui entriamo in contatto, specificando anche qual è la base su cui calcolerà la sua percentuale. Cerchiamo di capire, ad esempio, se le pulizie sono a suo carico, se ha considerato il prezzo delle OTA e così via.
Il property manager chiede in genere un compenso percentuale che va dal 10 al 35% dell’affitto
3-Guadagno senza investimento di tempo
Il property manager si tiene informato su ogni aspetto della realtà immobiliare: dalle tendenze di mercato alle leggi, agli strumenti da usare per le comunicazioni obbligatorie, che come sappiamo nel nostro Paese cambiano continuamente. Sappiamo bene che la burocrazia può essere una vera tortura: il property manager si occupa di tutto e a noi non resta altro che incassare e interfacciarci periodicamente con lui o lei, per sapere se va tutto bene.
Non dimentichiamoci che oltre alle comunicazioni di legge, tra cui ci sono l’invio delle schedine alloggiati alla questura competente e quello dei flussi turistici all’Istat, ci sono anche gli obblighi legati alla sicurezza, il calcolo della tassa di soggiorno, gli adempimenti fiscali eccetera. Se vogliamo fare tutto da soli dobbiamo essere consapevoli che si tratta di un vero e proprio lavoro.
C’è poi un altro vantaggio che riguarda sempre il risparmio di tempo (e di stress). Il property manager interverrà al posto nostro in caso di problemi ed emergenze. E non stiamo parlando solo di piccole emergenze, come quella rappresentata da un lavandino intasato. Ci possono essere problemi e liti con i vicini, arrabbiati perché c’è via vai nel condominio. Oppure un ladro potrebbe fare irruzione in casa, rubando i beni del turista e distruggendo parte dei mobili e delle suppellettili. Quando è necessario un intervento tempestivo avere qualcuno che se ne occupa con competenza è molto importante. Soprattutto se abitiamo distanti dalla proprietà, in un altro comune o un’altra regione.
Il property manager si occupa di tutto e a noi non resta altro che incassare
4-Costi sotto controllo
I property manager, in genere, hanno conoscenze di economia e management. Quindi, oltre a mettere a punto un piano strategico per incrementare i loro guadagni e di conseguenza anche i nostri, sanno bene come monitorare le spese e tagliare i costi “inutili” legati alla nostra proprietà.
Come accade in ogni altro settore, anche in quello dell’ospitalità è necessario un monitoraggio costante delle entrate e delle uscite perché il business sia profittevole. Improvvisare potrebbe voler dire trovarsi a spendere molto di quello che si guadagna in bollette per le utenze, spese condominiali, tasse e così via. Soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, con i costi delle materie prime e dell’energia schizzati alle stelle. Chi ha il tempo di cercare il fornitore di energia migliore sulla base dei consumi degli ospiti? Noi no di certo, ma il property manager sì.
Inoltre, il nostro property manager può condividere con noi, se ci interessa, un report che comprenda spese, guadagni, una “fotografia” del tasso di occupazione di case e appartamenti nel tempo e così via. Avremo tutto sempre sotto controllo.
I property manager sanno bene come monitorare le spese e tagliare i costi
5-Clienti soddisfatti senza muovere un dito
Non c’è niente di peggio, per un cliente, che scoprire di non poter avere facilmente quello di cui ha bisogno. Il property manager che sa fare il suo lavoro sa prendersi a cuore tutte le esigenze dei clienti e sa come coccolare i turisti. Può occuparsi di far trovare un omaggio agli ospiti al loro arrivo, mettere a loro disposizione biciclette, letti aggiuntivi, seggioloni o altri oggetti di cui potrebbero aver bisogno. Prende accordi con realtà e professionisti locali come ristoratori, guide turistiche, agriturismi eccetera per offrire ai turisti un’esperienza indimenticabile. Ci permette di avere un’ottima reputazione sul web, così da garantirci sempre nuove prenotazioni.
Non dimentichiamoci, però, che anche il property manager è un essere umano e la sua giornata è fatta solo di 24 ore. Per agevolare il suo lavoro, possiamo consigliargli Welcomeasy, l’app dei check-in in 30 secondi, per semplificare al massimo tutta la burocrazia legata all’accoglienza!
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