Codice Identificativo Nazionale (CIN): ecco tutte le novità sugli Affitti Brevi in Italia

Codice Identificativo Nazionale (CIN) e novità sugli Affitti Brevi in Italia

Codice Identificativo Nazionale (CIN): ecco tutte le novità sugli Affitti Brevi in Italia

Il Ministero del Turismo ha introdotto una nuova misura per garantire la tutela della concorrenza e della trasparenza nel mercato degli affitti brevi in Italia. 

Attraverso una procedura automatizzata, verrà assegnato un Codice Identificativo Nazionale (CIN) alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche, alle unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi e alle strutture turistico ricettive alberghiere ed extralberghiere. 

Il contrasto a forme irregolari di ospitalità si arricchisce, dunque, di un nuovo tassello. 

Dal 1° settembre 2024, il ministero del Turismo renderà operativo, infatti, un portale dedicato per l’ottenimento del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le strutture destinate agli affitti brevi e a tutte le altre forme di ospitalità ricettiva.

Entro il 2 novembre 2024 tutte le strutture ricettive dovranno avere il CIN.

Per la richiesta del CIN sarà necessario rivolgersi direttamente al ministero del Turismo, che gestirà anche la relativa banca dati: il locatore o il soggetto titolare della struttura turistico ricettiva sarà chiamato a presentare un’apposita istanza.

Questo importante passo avviene in seguito alla decisione di superare il sistema regionale attuale, conforme al regolamento europeo relativo alla raccolta e condivisione dei dati sui servizi di locazione a breve termine.

Il 24 aprile 2024, la commissione Politiche del Turismo della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha accolto positivamente il decreto sull’interoperabilità delle banche dati delle strutture ricettive e sul CIN per gli immobili destinati alle locazioni brevi. 

Questo decreto è stato promosso dal ministero del Turismo e rappresenta un passo cruciale verso una gestione più efficiente e trasparente degli affitti brevi nel Paese.

Quadro Normativo e ruolo della Legge n. 191/2023

La legge n. 191/2023, recante “Disposizioni in materia di semplificazione e razionalizzazione delle norme sul turismo, ha introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi, fornendo così un quadro normativo chiaro per la sua implementazione.

Il Ministero del Turismo ha sottolineato l’importanza di questo processo, evidenziando il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e l’effort necessario per rendere operativa la piattaforma.

Interoperabilità con le banche dati regionali e implementazione

La costruzione di questa piattaforma nazionale comporta un impegno tecnologico significativo da parte del ministero del Turismo, che sta lavorando per garantire l’interoperabilità con le banche dati regionali. 

Il percorso di entrata in funzione della piattaforma avverrà gradualmente, iniziando dalle Regioni più tecnologicamente avanzate che partecipano volontariamente alla fase pilota. 

Una fase di sperimentazione è prevista tra giugno e luglio, con l’obiettivo di pubblicare l’Avviso ufficiale dell’entrata in funzione del portale telematico del Ministero del Turismo entro il 1° settembre 2024.

Assegnazione del CIN e sanzioni per la mancata esposizione

L’assegnazione del CIN è un passo fondamentale per il settore degli affitti brevi in Italia. 

Chiunque propone o concede in locazione, per finalità turistiche o  una unità immobiliare ad uso abitativo o una porzione di essa, ovvero il soggetto titolare di una struttura turistico-ricettiva alberghiera o extralberghiera, dovrà disporre del CIN.

Inoltre, il Codice Identificativo Nazionale dovrà essere obbligatoriamente esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura, nonché inserito in ogni annuncio di locazione breve, sia online che offline.  

Tale obbligo è esteso ai soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici.

Lo scopo è garantire la trasparenza e facilitare il controllo delle autorità competenti. 

L’omissione del CIN potrebbe comportare sanzioni fino a 8.000 euro per i locatori e fino a 5.000 euro per chi non lo inserisce negli annunci, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione e con la sanzione dell’immediata rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato. 

Rispettare l’obbligo di esporre il CIN non solo è un adempimento normativo, ma rappresenta anche un modo per offrire un servizio più trasparente e professionale agli utenti, favorendo così la crescita e la regolamentazione del settore degli affitti brevi in Italia.

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Obbligo di inserimento del CIN negli annunci pubblicitari di locazione

Il CIN deve essere obbligatoriamente inserito in ogni annuncio di locazione breve, indipendentemente dal canale utilizzato

  • Piattaforme online (es. Booking.com, Airbnb, etc.)
  • Siti web immobiliari
  • Annunci cartacei
  • Altri canali di promozione

L’obiettivo è quello di garantire la massima trasparenza e consentire agli utenti di identificare facilmente gli immobili disponibili per affitti brevi in regola con la normativa.

In pratica, il CIN dovrà essere un elemento distintivo e riconoscibile in ogni comunicazione relativa all’immobile in locazione breve, facilitando così la ricerca e la fruizione da parte degli utenti.

Nuovi obblighi sulla sicurezza

Nuovi obblighi sulla sicurezza affitti breve in Italia

La nuova normativa stabilisce che i locatori sono tenuti a rispettare le normative di sicurezza degli impianti e ad equipaggiare le strutture con dispositivi di rilevazione di gas e monossido di carbonio, oltre ad estintori portatili conformi alla legge.

Nella fattispecie, le case vacanze e le strutture a uso abitativo utilizzate per l’accoglienza e la locazione turistica devono rispondere a specifici requisiti di sicurezza.  

La sicurezza degli ospiti diventa una priorità, e le nuove disposizioni mirano a garantire che ogni unità immobiliare adibita agli affitti brevi rispetti rigorosi standard di sicurezza.

Tutte le unità immobiliari devono essere dotate di dispositivi certificati a norma di legge e perfettamente funzionanti:

  • rilevatori di gas combustibili, GPL o gas metano, preferibilmente installati a corrente;
  • rilevatori di monossido di carbonio, che possono anche essere alimentati a batteria;
  • estintori portatili da posizionare in luoghi accessibili e visibili, in particolare in vicino agli accessi o nelle aree di maggior pericolo. 

La normativa stabilisce l’installazione di almeno un estintore portatile ogni 200 metri quadrati di pavimento, con almeno un estintore per piano. 

Oltre all’installazione, è prevista anche la manutenzione periodica dei rilevatori, che dovrà essere affidata a tecnici specializzati.

Contributo alla lotta all’evasione fiscale

La registrazione presso la banca dati nazionale renderà più agevole l‘incrocio delle informazioni sugli immobili con i dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate in base alla direttiva Dac7.

Ciò consentendo di individuare eventuali irregolarità e contribuendo così alla lotta all’evasione fiscale nel settore degli affitti brevi.

L’avanzamento verso una banca dati nazionale, dunque, rappresenta un passo significativo nel controllo e nella regolamentazione degli affitti brevi in Italia. 

Questa novità mira a garantire una maggiore trasparenza, conformità normativa e lotta all’evasione fiscale, contribuendo a rendere il settore turistico italiano più affidabile e sostenibile.

Che succede per chi ha già un codice regionale?

Alcune Regioni e Comuni italiani avevano già introdotto un codice identificativo per gli affitti brevi. Per un esempio specifico, scopri come, nell’approfondimento a questo link, la Sicilia gestisce i suoi flussi turistici e la procedura per ottenere il CIR.

Con l’entrata in vigore del CIN nazionale, questi codici regionali/comunali verranno automaticamente convertiti nel CIN.

Si avrà, dunque, una automatica ricodificazione come CIN dei codici identificati assegnati,aggiungendo ai codici regionali e provinciali un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del turismo. A ciò provvederà l’ente territoriale.

Punti chiave

    • Il CIN è un codice univoco e identificativo per ogni immobile adibito a locazioni brevi. 
    • L’ottenimento del CIN è obbligatorio a partire da settembre 2024. 
    • Entro il 2 novembre 2024 tutte le strutture ricettive dovranno avere il CIN.
    • Il CIN deve essere esposto all’esterno dell’immobile e in ogni annuncio di locazione. 
    • Il CIN favorisce la trasparenza e i controlli nel settore degli affitti brevi.

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