Turismo 2021: come sta andando e cosa aspettarsi

Turismo 2021: come sta andando e cosa aspettarsi Welcomeasy

Turismo 2021: finalmente il settore sta iniziando a riprendersi. La stagione turistica estiva 2021, infatti, è andata piuttosto bene. Anche se i numeri pre-covid sono ancora lontani, la velocità della ripartenza è stata superiore alle aspettative.

Secondo le dichiarazioni dei principali operatori di settore, dopo un inizio stentato a giugno, soprattutto nelle piazze del sud Italia, luglio è stato abbastanza soddisfacente a tutte le latitudini.  E agosto ha visto un tasso di occupazione delle strutture ricettive che varia dal 70% della capienza al tutto esaurito.

I dati di Assoturismo Confesercenti

Tra giugno e agosto, secondo i dati divulgati da Assoturismo e Confesercenti per il mercato del turismo 2021,  il sistema ricettivo italiano ha registrato l’arrivo di oltre 33 milioni di turisti per 140 milioni di pernottamenti, in crescita del 21% sul 2020. A trainare la domanda sono stati (giocoforza) gli italiani, con 105 milioni di pernottamenti, segnando un 19,6% in più rispetto allo scorso anno. Gli stranieri non sono stati tanti ma sono tornati. In totale si stimano 35 milioni di pernottamenti di stranieri. Parliamo quindi di un aumento del 25% sul 2020 ma siamo ancora davvero lontani dai 100 milioni del 2019.

A questi dati manca settembre, che ha riservato ai professionisti dell’ospitalità una piacevole sorpresa: nonostante il tempo molto mutevole e le tante ondate temporalesche che hanno investito il paese da nord a sud, la stagione estiva non si è ancora conclusa nel momento in cui scriviamo.

Turismo 2021: i dati raccolti da Welcomeasy

Come startup innovativa che si occupa di check-in, abbiamo a disposizione delle informazioni di prima mano che ci arrivano direttamente dai nostri clienti: albergatori, property manager, gestori di B&B ecc., dislocati in diverse località turistiche, in tutta Italia, sia nei piccoli centri dell’entroterra sia nelle località montane, balneari e nelle città d’arte. Informazioni che confermano quanto dichiarato dagli altri operatori del settore. Il mercato del turismo 2021 è in fase di ripresa. Anche le città d’arte, le più colpite sotto il profilo turistico dalla Pandemia, sono tornate a ospitare viaggiatori. A Milano, ad esempio, abbiamo registrato un +13% di check-in rispetto al 2020.

Complessivamente, in questa stagione appena conclusa, abbiamo registrato un’impennata  nell’utilizzo della nostra app, pensata appositamente per snellire tutte le noiose procedure burocratiche legate al check-in.

Nel mese di agosto sono stati oltre 10.000 i check-in portati a termine con l’app di Welcomeasy. Check-in relativi a turisti provenienti da 70 nazioni differenti. Mentre a luglio le nazioni di provenienza degli ospiti erano una sessantina e a giugno solo trenta, con una prevalenza di italiani.

Ad agosto i check-in con Welcomeasy sono stati complessivamente oltre 10.000

Le nuove abitudini dei viaggiatori

Le abitudini del turista italiano medio sono definitivamente cambiate. I dati sul turismo 2021 lo confermano. Ragionevolmente, d’ora in poi, possiamo aspettarci una stagione turistica più ampia, estesa da maggio a giugno, che vedrà spostarsi non solo alcune tipologie di turisti stranieri, come al solito, ma anche gli italiani. Se in passato gli italiani tornavano tutti a casa a fine agosto, grazie allo smart working e alle nuove forme di flessibilità lavorative emerse a causa del covid in tanti hanno deciso di prolungare le vacanze.

La destagionalizzazione turistica è sicuramente un obiettivo realizzabile a cui puntare. Possiamo farlo sfruttando alcune leve, come quella del turismo esperienziale. Il turista si è fatto ancora più esigente e sogna una vacanza su misura. Vuole soggiornare in una località bella, non troppo affollata e in una struttura con tutti i comfort. E poi vuole fare tante esperienze che incontrano i suoi gusti e i suoi desideri. Vuole mangiare nei ristoranti tipici, fare attività sportiva, magari di quella un po’ adrenalinica, visitare piccoli borghi che pochi conoscono, divertirsi a un corso di cucina e così via. Se come esperti di ospitalità riusciamo a facilitare al turista la ricerca di tutti questi plus per la sua vacanza, sicuramente evitiamo che cancelli la prenotazione prima di arrivare in struttura, ci guadagniamo una recensione positiva che aiuta a battere la concorrenza e lo fidelizziamo. Quindi sarà più facile che torni da noi.

Se è vero che l’host ha troppo da fare per occuparsi di queste cose, è altrettanto vero che la tecnologia può ridurre al minimo le incombenze burocratiche, lasciandogli tutto il tempo necessario per coltivare la relazione con l’ospite. Usando un’app come Welcomeasy, ad esempio, per il il check-in bastano 30 secondi. E i dati degli ospiti vengono inviati direttamente al Portale Alloggiati senza rischio di errori.

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Ha vinto la voglia di viaggiare

Tornando ai flussi turistici estivi, mentre lo scorso anno il virus aveva fatto sentire la sua presenza anche in luglio ed agosto, i dati sul turismo 2021 ci raccontano che l’estate è andata decisamente meglio. La voglia di viaggiare e l’intraprendenza degli operatori turistici hanno battuto il Covid, complici i vaccini e l’introduzione del green pass. In molte regioni italiane e in tutte le isole si sono registrate presenze superiori alle attese.

Sono “mancati”, come già si sapeva, i turisti stranieri, in particolare quelli extra europei. Per il ritorno del turismo di lungo raggio dovremo forse aspettare l’estate del 2023. Per forza di cose, quindi, abbiamo ospitato pochi americani, australiani, russi, asiatici o sudamericani. C’è però da sottolineare che, in particolare ad agosto e settembre, soprattutto alle Eolie, in Veneto, Romagna e nelle regioni del sud, c’è stata una certa affluenza dall’Europa. Non solo da Francia, Austria, Germania, Olanda e Paesi scandinavi ma anche da mercati relativamente nuovi, come la Polonia o la Repubblica Ceca.

In generale, il turismo di vicinanza ha sopperito alle mancate prenotazioni da parte degli stranieri. E sono andate consolidandosi le nuove tendenze emerse a causa degli effetti della Pandemia.

Southworking e undertourism hanno contribuito in modo significativo a rilanciare l’interesse per il turismo lento e sostenibile e hanno puntato il faro sui piccoli borghi, molto più sicuri di altre mete per chi vuole evitare la folla. Tutta una serie di centri che non avevano mai visto neppure un turista o quasi oggi possono aspirare a diventare meta di interesse.

Southworking e undertourism hanno rilanciato l’interesse per il turismo lento

Cosa possiamo dire della stagione turistica che verrà?

Ad oggi, le prenotazioni per questo autunno e per la primavera del 2022 fanno pensare che il prossimo anno il comparto turistico in Italia andrà ancora meglio. Purtroppo serpeggia un clima di incertezza legato alla tenuta dell’immunità di gregge e al ritorno delle zone gialle e arancioni. La maggioranza degli esperti (medici, virologi ecc.) sono concordi nell’affermare che non dovrebbe esserci il rischio di un nuovo lockdown generalizzato.

Quello che sappiamo per certo è che, se vogliamo sostenere l’incremento dei flussi turistici e continuare a lavorare di più e meglio, come specialisti dell’ospitalità dobbiamo formulare un’offerta di qualità. Questo è il momento di accelerare e di investire sulla digitalizzazione del turismo. Il primo obiettivo dovrebbe essere quello di garantire un customer journey tutto digitale.

Il rapporto tra operatori dell’ospitalità e tecnologia

Per quanto riguarda la digitalizzazione del comparto hospitality, lo scenario ad oggi è ancora molto eterogeneo. Ci sono grandi strutture alberghiere super digitalizzate e piccole pensioni che non hanno neppure il sito web. Ma è vero anche il contrario. Alcuni piccoli property manager hanno capito l’importanza della digitalizzazione e quanto la tecnologia semplifichi il loro lavoro. 

Secondo alcuni dati che risalgono al 2020, appena il 30% delle strutture ricettive è dotato di soluzioni per il pagamento mobile o il check-in online. Da quello che Welcomeasy ha potuto osservare direttamente però, la propensione all’uso di strumenti digitali sembra essere aumentata, allargandosi anche alle piccole strutture a conduzione familiare e soprattutto ai proprietari di case e appartamenti in affitto breve. Non ci sono ancora dati ufficiali in merito, ma il boom di check-in registrato da Welcomeasy ad agosto suggerisce questa conclusione. La tecnologia è entrata ufficialmente nel mondo del turismo.

La propensione all’uso di strumenti digitali da parte degli operatori turistici sembra essere aumentata

Cosa è successo? La pandemia ci ha in un certo senso forzati verso questo cambiamento culturale. La tecnologia non fa più paura e questa è un’ottima notizia. Stiamo parlando, ad esempio, delle tante applicazioni di realtà virtuale che consentono di vedere un appartamento da remoto come se si fosse sul posto, e che sono state impiegate anche per mostre e visite guidate a distanza.

Dare al turista quello che si aspetta

Tornando al customer journey del turista, pensiamo alle nostre abitudini quando si parla di pianificare una vacanza. Non ci sono grandi differenze tra fasce d’età, uomini e donne, persone abbienti e meno abbienti. Se decidiamo di partire per un viaggio, cerchiamo una o più destinazioni che ci interessano sul browser, generalmente dal telefono. Online confrontiamo le offerte per treni e aerei,  selezioniamo la struttura alberghiera o extralberghiera più adatta alle nostre esigenze, andiamo a caccia di pacchetti di attività ed esperienze da fare in quella zona e che sposino i nostri interessi e passioni. Anche prenotazioni e pagamenti li facciamo quasi sempre tutti dallo smartphone o dal computer, usando la carta di credito, PayPal, Satispay eccetera.

Ecco perché è importantissimo che gli operatori dell’ospitalità possano offrire un customer journey interamente digitale. Il turista si aspetta che il suo viaggio di ricerca, selezione e prenotazione sia digitale. E quando finalmente arriva in struttura vuole trovare un host o un gestore professionale, dotato di tutti gli strumenti tecnologici per fare bene e in fretta il proprio lavoro. Il nostro è un mercato guidato fortemente dalla domanda.

Nel 2021, un turista scontento non solo non tornerà da noi molto probabilmente ci farà una cattiva pubblicità, scrivendo una recensione negativa. La digitalizzazione è la chiave per lavorare bene quest’anno e in quelli a venire.

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