Aumenta la visibilità della struttura ricettiva su Google

Aumenta la visibilità della struttura su Google Welcomeasy

Aumenta la visibilità della struttura ricettiva seguendo i consigli pratici che ti diamo su questa pagina. Se i tuoi clienti potenziali ti trovano facilmente su Google, che è il motore di ricerca più usato in Occidente, le tue prenotazioni dirette aumenteranno di conseguenza.

Non importa quale sia la struttura ricettiva gestita: hotel, case vacanze, B&B, agriturismi, appartamenti in affitto breve eccetera, c’è sempre bisogno di una bella vetrina online. Gli annunci sulle OTA come Booking o Airbnb sono un valido aiuto alla vendita ma non bastano. Serve un sito dedicato o almeno un profilo su Google, accuratamente compilato.

Serve la pubblicità?

Fino ad alcuni anni fa, per avere un buon posizionamento su Google, era sufficiente costruire un sito ben fatto e pagare alcune centinaia di euro di pubblicità al mese. Oggi, anche se la pubblicità è sempre necessaria così come amministrare un sito ben strutturato dal punto di vista dell’usabilità, questo non basta più. Se vogliamo aumentare la visibilità della struttura ricettiva sui motori di ricerca, Google in primis, la nostra strategia deve essere necessariamente più complessa.

Un articolo non è sufficiente a raccontare esaustivamente quello che bisogna fare, ma vediamo alcuni consigli utili e di facile applicazione per aumentare la visibilità della struttura, concentrandoci su alcune regole SEO (Search Engine Optimization) di base. Abbiamo pubblicato altre strategie concrete da applicare fin da subito sempre sul nostro blog, ad esempio all’interno dell’articolo dedicato al Profilo dell’Attività su Google. 

Verificare che il sito funzioni bene

Innanzitutto dobbiamo essere certi della qualità del nostro sito web. Cioè dobbiamo sapere che il sito è veloce e che l’esperienza utente è buona, indipendentemente dal dispositivo usato per navigare. Secondo gli standard di Google, una pagina web sufficientemente veloce impiega non più di 3 secondi a caricarsi.

Sicuramente il web master a cui ci affidiamo conosce bene l’argomento, facciamogli delle domande e chiediamogli come va il nostro sito. Se non ci affidiamo a un professionista e non conosciamo l’argomento prendiamo seriamente in considerazione l’opzione di farlo al più presto.

Proviamo a metterci nei panni dell’utente. Molto probabilmente ha poco tempo per pianificare le sue vacanze o il suo weekend fuori porta e cercherà la nostra struttura ricettiva mentre sta andando al lavoro o è in pausa pranzo, dal suo telefono o dal tablet. Alcune scritte risultano illeggibili o i menu sono difficili da usare in mobilità? Molto probabilmente scarterà immediatamente la nostra struttura ricettiva. Ma c’è di più. Se il nostro sito è di scarsa qualità è molto probabile che gli utenti non ci arrivino proprio. 

Un sito carente dal punto di vista delle performance parte già molto svantaggiato

Al bando trucchi e inganni

Google è diventato sempre più esigente nei confronti dei siti web e i suoi crawler, ovvero i programmi che Google usa per scandagliare e indicizzare url, parole chiave, hashtag e così via sono sempre più “severi”. Un sito carente dal punto di vista delle performance parte molto svantaggiato, come abbiamo già sottolineato. Inoltre, secondo le più recenti linee guida diffuse da Google, ogni sito web dovrebbe sempre rispettare un lungo elenco di best practice relative alla qualità. Si passa dall’ovvio “non infettare i computer dei visitatori” alla prescrizione di evitare le scorciatoie per cercare di migliorare il posizionamento.

Facciamo qualche esempio

Un uso spropositato delle parole chiave, ad esempio, o una strategia di link building scorretta, anziché aiutare il nostro sito, come accadeva in passato, oggi lo penalizzerebbe. Per chi non sa di cosa si tratta: su Internet ottenere link in ingresso, cioè backlink, citazioni del nostro sito su altri siti web con tanto di link, è molto importante. Perché agli occhi di Google se altri citano il nostro sito vuol dire che è autorevole e affidabile. Per accumulare link in entrata, però, possono essere messe in campo tecniche corrette oppure scorrette.

Se i link si ottengono grazie alla crescita del marchio e alla brand awareness (sempre più persone contente di noi citano il sito) allora scaleremo il posizionamento su Google in modo corretto ed efficace. Ma se invece “imbrogliamo” acquistando link, allora rischieremo seriamente di essere penalizzati. Così come se abbiamo l’abitudine di farci il favore con altri professionisti ed esercenti e pubblichiamo il link di altri siti che a loro volta pubblicano il nostro… Possiamo farlo solo se il link restituisce un valore aggiunto all’esperienza degli internauti.

Ogni backlink dovrebbe sempre offrire un valore aggiunto agli internauti

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Riprogettare il sito con in mente l’utente

In generale, facciamo in modo che il nostro sito sia pensato per gli utenti e non per i motori di ricerca. E dimentichiamoci idee e desideri personali, il sito va fatto da un professionista che se ne intende. Non pretendiamo di inserire nella grafica del sito i nostri colori preferiti o di usare le foto fatte da nostro figlio, a meno che dietro non ci sia una precisa strategia o a meno che nostro figlio non sia un fotografo in gamba.

Dettagli come i caratteri dei testi, le immagini, il logo eccetera andrebbero tutti studiati con grande cura nel rispetto dell’immagine complessiva della nostra struttura ricettiva. Il sito deve essere in linea con quello che offriamo come professionisti dell’ospitalità e possibilmente dovrebbe richiamare il territorio in cui operiamo.

Inoltre, cerchiamo sempre di seguire queste 3 regole d’oro, soprattutto se abbiamo in mente di ripensare un vecchio sito web.

  • Distinguersi dalla concorrenza valorizzando la reale proposta fatta ai viaggiatori
  • Evitare trucchi e inganni per scalare la classifica di Google, non portano nulla di buono
  • Arricchire il sito con contenuti di valore realmente utili per il target di utenti

Dare agli utenti e a Google quello di cui hanno bisogno

Google mette a disposizione di tutti una guida di facile lettura incentrata sulle azioni da mettere in campo per ottimizzare i siti in ottica SEO, cioè con in mentre il posizionamento sui motori di ricerca. Parte dei suggerimenti che Google dà hanno a che fare con i contenuti. Con contenuti intendiamo prima di tutto i testi che compongono le pagine del sito che parlano della nostra attività e delle nostre strutture ricettive, testi che dovrebbero essere incentrati su alcune parole chiave attentamente selezionate, esaustivi e di facile lettura.

Ma i testi sono anche eventuali articoli del blog (se c’è un blog), contenuti scaricabili, guide, consigli per organizzare al meglio le vacanze e così via. Google deve sapere di cosa tratta il nostro sito, e per farlo ha bisogno anche che tutti i contenuti siano SEO friendly e rispecchino alcune precise norme di redazione. I testi del sito devono contenere le keyword d’interesse e gli elementi necessari ad arricchire le pagine, chiamati anche microcontenuti, come title, meta description, alt tag delle immagini eccetera.

L’esempio dei title

Soffermiamoci sui title, che sono i titoli delle pagine del nostro sito. No a title generici o privi di keyword. Peggio ancora: niente titoli che non sono in linea con il contenuto della pagina. Ricordiamoci che seguire queste regole serve a Google per indicizzare al meglio il nostro sito ma anche agli utenti per capire, quando vedono tra i risultati del motore di ricerca una delle nostre pagine, che cliccandoci sopra troveranno quello che vogliono.

L’elemento title della home page, ad esempio, può indicare il nome della nostra struttura e includere altre informazioni importanti, come la sede fisica in cui operiamo e il cuore della nostra attività. Non sappiamo quale sia la struttura e la funzione di ogni microcontenuto? Google ci aiuta con un video.

Tutti i contenuti delle pagine del sito vanno scritti secondo regole precise

I plug-in per aumentare la visibilità della struttura

La maggior parte dei CMS (Content Management System), quegli strumenti utili alla creazione e alla gestione dei contenuti del proprio sito, permette l’aggiunta di uno o più plug-in che aiutano nella redazione di contenuti corretti dal punto di vista della SEO.

Questi plug-in, ad esempio, ci aiutano a capire se dobbiamo inserire qualche volta di più o qualche volta di meno la parola chiave, senza forzature o ripetizioni, piuttosto che accorciare il title o aggiungere la meta description (se l’abbiamo dimenticata) e così via. In generale la keyword selezionata andrebbe sempre inserita:

  • nel titolo
  • nell’Url della pagina (cioè nel permalink)
  • nella prima riga del testo
  • in almeno uno dei sottotitoli
  • nel titolo delle immagini
  • negli alt tag delle immagini (detti anche testi alternativi)

Non è obbligatorio ma è bene aggiungere la parola chiave anche nella meta description, che possiamo definire come un breve riassunto del contenuto nel suo complesso.

Per farci aiutare nella redazione di contenuti SEO friendly installiamo del plug-in nel sito

Quali contenuti offrire?

Scrivere dei contenuti di qualità, concretamente utili per il target che vogliamo raggiungere, è particolarmente importante per aumentare la visibilità della struttura ricettiva partendo dalla visibilità del sito. Soprattutto sul lungo periodo. Non aspettiamoci che, appena aggiunti articoli, pagine e microcontenuti attentamente studiati lato SEO e pensati apposta per intercettare i nostri potenziali clienti, arrivi al sito una valanga di visite.

Le persone arriveranno con il tempo, man mano che Google avrà indicizzato i contenuti rilevanti e li proporrà all’interno della prima pagina dei suoi risultati. Ricordiamoci anche che bisogna comunque aiutarsi facendo advertising su alcune parole chiave selezionate, come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo.

Creare dei contenuti di qualità che siano anche facili da condividere sui social ci darà un grande aiuto sia per creare i post da pubblicare sui nostri canali sia per invogliare i lettori e i fruitori del nostro sito a citare a loro volta i contenuti che avremo prodotto, conquistandoci così i famosi backlink di cui abbiamo parlato. Per approfondire il tema della creazione di contenuti per il mondo dell’ospitalità leggi qui.

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