Content Marketing per affitti turistici, 3 cose da sapere

Content marketing per affitti turistici 3 cose da sapere

Il content marketing può essere molto efficace per promuovere la nostra struttura ricettiva. Ma cosa si intende quando si parla di content marketing per affitti turistici? In parole semplici si tratta della creazione di contenuti adatti a far conoscere case, appartamenti e stanze in affitto turistico. Cosa sono questi contenuti? Testi, immagini e video da pubblicare sui canali che i potenziali clienti solitamente scelgono per cercare una struttura ricettiva, quindi soprattutto Internet e le OTA (Online Travel Agency) ma anche il nostro sito web e i profili sui social.

Vediamo allora quali sono 3 cose da sapere per sfruttare al meglio il content marketing per affitti turistici, iniziando subito a ottimizzare i contenuti che usiamo per farci pubblicità (gratis!).

1.Gli annunci sulle piattaforme sono il nostro migliore alleato

È vero, le OTA come Booking o AirBnB ci chiedono il pagamento di una percentuale su ogni prenotazione ricevuta, ma sono uno strumento potentissimo per farci conoscere e attirare l’interesse dei potenziali ospiti. Ecco perché l’annuncio che usiamo per pubblicizzare il nostro appartamento deve essere “perfetto”.

No alle descrizioni generiche, brevi e sommarie. Titoli e testi che descrivono la nostra struttura ricettiva non devono mai assomigliare a quelli usati nei cartelloni delle agenzie immobiliari. Per intenderci, niente: “3 stanze con grande bagno, luminoso, ampia terrazza coperta”. Evitiamo anche gli aggettivi generici come “carino, bello, fantastico”. Piuttosto, usiamo lo spazio a disposizione per dire che la struttura è a 2 minuti dal centro commerciale o ha il parcheggio gratis.

Assieme alle fotografie, che devono essere numerose (almeno una decina) e di buona qualità, dobbiamo sempre pubblicare un testo che valorizzi al meglio tutti i punti di forza della nostra proprietà. Quando possibile, quindi, oltre a elencare il numero di stanze e i servizi offerti, aggiungiamo una descrizione dell’immobile accattivante.

No ai testi troppo brevi in stile sommario, meglio una descrizione accattivante

Come si scrive un annuncio per la struttura ricettiva?

Ogni OTA ha le sue regole, quindi prima verifichiamo qual è il numero massimo di caratteri che possiamo usare. Di solito il titolo è compreso tra un minimo di 50 e un massimo di 70 caratteri, mentre il testo va dai 500 ai 1000 caratteri. Booking.com da questo punto di vista fa eccezione, perché usa l’intelligenza artificiale per comporre una descrizione automatizzata della struttura. Lo fa sulla base dei dati che inseriamo e che comprendono i servizi da noi forniti: l’IA li associa ad alcune note sulla posizione e su quanto offerto turisticamente dalla zona.

La descrizione va scritta con in mente il tipo di ospite ideale a cui ci rivolgiamo (famiglia con bambini, gruppo di amici, coppia, eccetera). Oltre a raccontare tutto quello che offriamo è importante fare in modo che gli elementi più interessanti per i nostri ospiti siano quelli maggiormente in evidenza.

La descrizione va scritta con in mente il tipo di ospite ideale a cui ci rivolgiamo

Secondo alcuni recenti sondaggi, realizzati in modo indipendente da più OTA, ecco quali sono i servizi più interessanti per la grande maggioranza dei viaggiatori:

  • aria condizionata
  • elettrodomestici come asciugatrice, tostapane, forno
  • internet (wi-fi)
  • vasca idromassaggio
  • parcheggio gratuito
  • balcone o terrazza
  • vista su monumenti, mare, lago, montagna
  • vicinanza a punti di interesse e centri commerciali
  • check-in 24 ore su 24
  • possibilità di portare con sé gli animali domestici
  • piscina

Ecco perché se offriamo uno o più di questi plus è bene metterlo in vista!

Esempi pratici

Ricordiamoci, nel titolo, di sfruttare la combinazione di questi elementi

    • Tipo di proprietà (villa, appartamento, cottage, casa…)
    • Posizione (spiaggia, montagna, città d’arte…)
    • Servizi speciali (come piscina, vasca idromassaggio e simili)
    • Ideale per (famiglie, bambini, gruppi)

Un buon titolo può essere, ad esempio, “Casa vacanze con piscina a 200 metri dalla spiaggia”. Mentre una buona descrizione dovrebbe riuscire a comunicare in modo conciso perché un ospite dovrebbe scegliere proprio la nostra struttura. Secondo un’indagine Booking, la maggioranza degli internauti a caccia di un posto dove soggiornare, per spostamenti e vacanze, legge appena il 18% delle descrizioni e passa meno di 2 minuti su un annuncio. Quindi nella descrizione partiamo da ciò che ci distingue dagli altri e scriviamo una frase per ogni punto di forza.

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2.Aggiornare spesso il Profilo dell’Attività su Google regala visibilità

Il Profilo dell’Attività su Google può essere usato in alternativa al sito internet, soprattutto da chi non ha la possibilità (di budget o di tempo) per crearne e gestirne uno. Anche nel caso delle strutture ricettive, Google è tra i primi posti, assieme alle Ota o a TripAdvisor, dove i potenziali clienti raccolgono informazioni e impressioni su hotel, B&B, case vacanze eccetera. Secondo i dati della stessa Google, un Profilo dell’Attività genera 28 volte più contatti di un sito web.

Ecco perché ottimizzare il Profilo dell’Attività su Google è molto importante, ma non solo. Una volta compilate tutte le informazioni nel modo corretto è necessario aggiornare spesso la scheda. Questo piccolo trucco, infatti, ci aiuterà a ottenere maggiore visibilità, perché Google apprezza molto i contenuti che vengono aggiornati. Come fare? Possiamo aggiungere una nuova foto, raccontare un servizio aggiuntivo che abbiamo deciso di offrire agli ospiti, rispondere alle recensioni che abbiamo ricevuto. Anche questo è content marketing!

Anche aggiungere un servizio o una foto al Profilo dell’Attività su Google è content marketing 

3.I profili sui social possono convincere GLI indecisi

Una buona strategia di content marketing dovrebbe sempre comprendere anche una pagina Facebook o un profilo Instagram dedicato alla nostra struttura ricettiva. Ci vuole tempo, è vero, ma avere una strategia di marketing per i social può essere prezioso per due ragioni. Prima di tutto convincere i potenziali clienti indecisi, quelli che dopo aver letto l’annuncio su Booking cercano informazioni aggiuntive su quanto possiamo offrire loro. In tanti, ad esempio, controllano se le recensioni che abbiamo sulle OTA sono coerenti con quelle che gli ospiti ci hanno lasciato altrove (Google, Facebook, Instagram eccetera). Questo per capire se la nostra reputazione online è davvero solida. C’è poi chi cerca di capire se con una prenotazione diretta può risparmiare e prova a contattarci su Facebook o chi vuole chiederci su Messenger se disponibili nella gestione degli orari di check-in. Instagram invece viene più spesso consultato da chi vuole capire meglio come è fatta la struttura e cosa c’è nelle vicinanze. A volte le foto ingannano, ma un Hotel, B&B, casa vacanze con il profilo Instagram offre sicuramente molte più immagini da guardare per prendere una decisione informata.

Inoltre, una pagina su Facebook o un profilo Instagram possono aiutare a mantenere nel tempo un legame con chi è stato nostro ospite, aiutandoci a fidelizzare i clienti. Possiamo pensare di offrire sconti a chi ci segue o a chi risponde a un breve sondaggio e interagisce con alcuni dei nostri post.

Una pagina su Facebook o un profilo Instagram possono aiutare a mantenere un legame con gli ospiti

Da soli o con l’aiuto di un’agenzia

Attenzione, però: un profilo sui social, come abbiamo già sottolineato, richiede tempo oppure un investimento economico, per affidare a qualcuno la gestione della pagina. È inutile avere una pagina Facebook o Instagram se poi la lasciamo vuota e non la coltiviamo in modo metodico. Pubblichiamo un aggiornamento almeno una volta a settimana, intensificando il numero di post a ridosso delle stagioni in cui vogliamo incrementare il tasso di prenotazioni.

Un ultimo, piccolo suggerimento: controlliamo di avere pubblicato su tutti i canali che usiamo i recapiti per prenotare la nostra struttura. Può sembrare banale ma è una dimenticanza che capita, e ci sono tante strutture ricettive che non hanno pubblicato il numero di telefono o il sito web su Google o Facebook.

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