Come pubblicizzare la casa vacanze spendendo poco

pubblicizzare la casa vacanze welcomeasy

Pubblicizzare la casa vacanze o l’appartamento in affitto breve è fondamentale per massimizzare il tasso di occupazione dell’immobile. Ma non sempre abbiamo la possibilità di dedicare un budget a questa attività. Fare pubblicità a una struttura extralberghiera spendendo poco è fattibile, dovremo però rimboccarci le maniche, perché il lavoro da fare è tanto. Ecco 5 consigli per pubblicizzare la casa vacanze, l’appartamento in affitto breve, l’agriturismo o il B&B, con un budget ridotto oppure addirittura gratis.

Pubblicizzare la casa vacanze senza spendere si può, ma dovremo investire il nostro tempo

Per ottenere il massimo del risultato è bene iniziare al più presto ognuna delle azioni descritte in questo articolo e andare avanti con costanza almeno sei mesi. Si tratta infatti di una strategia di marketing online efficace sul medio e lungo periodo. Prima di poter verificare che funzioni dobbiamo avere pazienza.

1- Ottimizzare annunci e sito internet in ottica SEO

Fare SEO (Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca) senza avere competenze in materia è tutt’altro che facile. Ma possiamo comunque migliorare il posizionamento del nostro sito sui principali motori di ricerca (Google Search in primis) anche senza essere specialisti. Come prima cosa verifichiamo che il tempo di caricamento del nostro sito sia breve e che il sito si possa navigare al meglio sia da computer sia da smartphone e tablet. I tecnici dicono che il sito deve essere responsive, adattandosi alle diverse modalità di visualizzazione. Se così non fosse corriamo subito ai ripari. Può essere arrivato il momento di pensare a un restyling del sito web. Non siamo in grado di farlo da soli, ad esempio usando un template gratuito di WordPress? Dovremo per forza chiedere aiuto a terzi e spenderci un po’ di soldi. Ricordiamoci di scegliere foto belle e curate per mostrare ai potenziali clienti stanze, case e appartamenti. Quando le carichiamo online diamo loro un nome descrittivo, che contenga anche quello della nostra attività (se ne ha uno). Le belle immagini non piacciono solo agli internauti ma anche ai motori di ricerca. Conosciamo qualcuno che scrive online di turismo? Chiediamogli il favore di parlare di noi e di mettere un link sul suo blog al nostro sito. Ma solo se si tratta di un blog aggiornato che ha un po’ di seguito. Google considera in modo positivo i cosiddetti backlink: ovvero i collegamenti che puntano “da fuori” alle pagine del nostro sito. A patto che siano di qualità.

Se il sito della nostra attività non è responsive corriamo subito ai ripari

Usare Google Trends

Il cuore della SEO si basa sull’utilizzo delle parole chiave giuste. Scriviamo su un foglio tutte i termini di ricerca che pensiamo siano utili ai turisti nel momento in cui cercano una vacanza in zona e vogliono prenotare una struttura come la nostra. Ad esempio: mare, casa vacanze, casa vacanze con piscina, casa vacanze accesso diretto al mare, casa vacanze Positano e così via. Meglio pensare a una lista lunga. Segniamo sul nostro foglio anche cosa suggerisce Google tra le ricerche correlate e quali termini ci appaiono come completamento automatico della ricerca. Stiamo parlando di quelle parole che visualizziamo quando digitiamo qualcosa nella barra di ricerca e che “anticipano” quanto stiamo scrivendo. Poi facciamo una ricerca ulteriore su Google Trends per capire quali tra le parole individuate sono più usate e quali sono le query e gli argomenti associati. In questo modo scegliamo se tenere o cancellare le parole della nostra lista, a seconda che siano o meno presenti su Google Trends. Gli strumenti usati dai SEO specialist ovviamente sono di più e sono più complessi, ma Google Trends è gratis e può comunque darci una mano. Usiamo la nostra lista di keyword per inserire le parole chiave più adatte nel nostro sito e negli annunci sulle OTA (Online Travel Agency), così da proporre e pubblicizzare al meglio la casa vacanze. Scegliendo le parole chiave corrette siti e annunci vengono più facilmente raggiunti dagli utenti. Non dimentichiamo che, in ottica di ottimizzazione SEO, anche la scheda Google My Business è di grande aiuto.

Usiamo la nostra lista di keyword per inserire le parole chiave più adatte nel nostro sito e negli annunci sulle OTA

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2-Pubblicare su Facebook e Instagram

La pubblicità su Facebook e Instagram è a pagamento, ma possiamo scegliere di usare un piccolo budget per iniziare. Ci può aiutare concretamente ad avere più visibilità e a raggiungere il nostro target di riferimento. C’è però da studiare una strategia e non è facile muovere i primi passi. Che si voglia o meno investire nella pubblicità su Facebook e Instagram usiamo questi profili per creare post organici, ovvero non sponsorizzati.
Su Facebook possiamo parlare delle bellezze del territorio oltre che pubblicizzare la casa vacanze raccontandone servizi e punti di forza. Su Instagram possiamo concentrarci sulla condivisione di immagini accattivanti e momenti di lavoro quotidiani. Usiamo le Storie per offrire dei tour virtuali della struttura e mostrarci all’opera mentre puliamo le stanze, le rinnoviamo o prepariamo la colazione.

Usiamo le Storie per offrire dei tour virtuali della struttura

Ricordiamoci di non dimenticare nessuno degli elementi necessari a conoscere la nostra struttura e raggiungerla. Quindi scriviamo con precisione dove siamo, inseriamo i nostri contatti, controlliamo sempre se qualcuno ci ha scritto per rispondere con tempestività. Pubblichiamo almeno due post a settimana su ciascuno dei due canali.
I contenuti sono interessanti e originali ma non ottengono molte risposte e interazioni? Non dobbiamo scoraggiarci. Facebook ad esempio mostra i post organici solo a una piccola percentuale del pubblico che segue una Pagina (circa il 4%). Ma una pagina Facebook o un profilo Instagram curati possono fare la differenza quando un turista deve scegliere tra noi e un concorrente.

3-Non trascurare le OTA

Come abbiamo già sottolineato più volte su questo blog, per pubblicizzare la casa vacanze o altre strutture extralberghiere, e soprattutto per farci trovare dai potenziali ospiti, la presenza su almeno una OTA è fondamentale. Anche in questo caso dobbiamo prevedere che una spesa c’è. Per ogni prenotazione che riceveremo tramite OTA dovremo corrispondere all’agenzia online una fee sul prezzo del pernottamento. La percentuale da corrispondere può arrivare al 15% e in alcuni casi superare questa soglia. Soprattutto se parliamo di OTA di nicchia. Realtà come Airbnb o Booking.com sono vetrine troppo importanti per ignorarle a prescindere. Per approfondire abbiamo raccolto ulteriori consigli sul tema qui.

La presenza su almeno una OTA è fondamentale per pubblicizzare la casa vacanze

4-Creare un blog sul nostro sito

Questo è il consiglio più dispendioso in termini di tempo da investire. Creiamo un blog sul nostro sito web, dove parlare non solo del nostro lavoro e delle strutture che gestiamo ma anche e soprattutto di eventi locali, cucina e specialità del territorio, luoghi da visitare e così via.
Proviamo a pubblicare almeno un contenuto a settimana, meglio due. Ricordiamoci che in questa fase della sua storia Google e più in generale i motori di ricerca prediligono contenuti lunghi, che superino le 300 parole.
Usiamo i termini chiave di ricerca che abbiamo individuato per pubblicizzare la casa vacanze e cerchiamo sempre di proporre contenuti ben confezionati e utili per il nostro pubblico. Includiamo informazioni pratiche e inseriamo link ad altre strutture e servizi non concorrenti, come gli enti turistici della zona. Un link che punta a un sito esterno, se autorevole, ci fa gioco in ottica SEO.

Proviamo a pubblicare almeno un contenuto a settimana, meglio due

5-Fare Rete

Sito e social network possono essere un buon pretesto per fare rete con altre realtà del territorio. Ma possiamo pubblicizzare la casa vacanza anche sfruttando il passaparola “vecchia maniera”. Facciamoci conoscere dai ristoranti e dai locali della zona, dove potremo lasciare volantini e biglietti da visita, nel caso un turista di passaggio stia cercando una struttura in cui soggiornare, magari last minute o last second. Contattiamo l’ente del turismo. Possiamo anche mettere in campo delle relazioni virtuose che ci portino clienti nuovi tramite partnership con i produttori e i venditori locali. Cerchiamo di conoscere i più interessanti e proponiamo loro di fare affari con noi. Ad esempio possiamo acquistare i loro prodotti per fare dei regali di benvenuto agli ospiti.

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