Google Maps: migliora il posizionamento della casa vacanze

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La scheda di Google Maps è uno strumento molto prezioso per intercettare turisti e clienti business. Ottimizzandola sarà più facile far crescere il numero delle prenotazioni. E questo vale qualunque sia la nostra struttura extralberghiera, dalla casa vacanze all’agriturismo, passando per l’appartamento in affitto breve e il Bed & Breakfast.

Ottimizzare la scheda di Google Maps ci aiuta concretamente ad aumentare le prenotazioni

Google Maps: più di un navigatore

Google Maps è uno strumento gratuito, usato da oltre 1 miliardo di persone tutti i mesi. Nato come navigatore nel lontano 2007, si è arricchito nel tempo di nuove funzioni, come quella delle mappe tridimensionali o le indicazioni per chi si muove con i mezzi pubblici o a piedi. Molte aree del mondo sono state fotografate dalle macchine e dai furgoni di Google. Attraverso la funzione Street View, Google Maps permette di vedere luoghi e strade come se fossimo sul posto, grazie a viste panoramiche a 360° in orizzontale e 160° in verticale.

I servizi locali

Soprattutto, Google Maps è diventato un potente alleato per chiunque voglia scoprire, in modo facile e veloce, quali servizi (ristoranti, strutture ricettive, supermarket) sono presenti in una certa zona. Secondo un recente studio Ipsos, quando cercano un’attività, i consumatori si affidano a prodotti di mappatura nel 44% dei casi. Ecco perché, se lo usiamo con intelligenza, Google Maps può aiutarci a distinguerci dai concorrenti e aumentare il nostro giro di affari. Migliorare il posizionamento della nostra struttura su Google Maps significa, infatti, ottenere più visibilità su Internet. In altre parole: la nostra casa vacanze, appartamento, B&B eccetera apparirà a un numero più alto di potenziali clienti alla ricerca di un posto dove pernottare in zona.

Migliorare il posizionamento della nostra struttura su Google Maps significa infatti ottenere più visibilità su Internet

L’algoritmo di Google mostra un risultato piuttosto che un altro basandosi su una serie di fattori. Alcuni di questi, cioè pertinenza, distanza importanza, possiamo influenzarli a nostro vantaggio anche senza spendere un centesimo. Ecco come fare.

1-Il grado di pertinenza

La pertinenza non è altro che il livello di corrispondenza tra il profilo della nostra attività extralberghiera e la ricerca dell’internauta. Per aumentare le probabilità di risultare pertinenti rispetto a una ricerca, dobbiamo dare a Google più informazioni possibile sulla nostra struttura. Come? Attraverso la scheda Google My Business. Per chi non ne ha ancora una, nell’articolo Google My Business per attività locali spieghiamo come fare.

Dobbiamo dare a Google più informazioni possibili sulla nostra struttura

Nella scheda Google My Business che sponsorizza la nostra struttura extra alberghiera non devono mai mancare gli orari di apertura aggiornati, il nome, la classificazione (cosa offriamo), i contatti, una descrizione dettagliata di quello che possiamo offrire, la localizzazione precisa sulla mappa e il link al nostro sito web. L’algoritmo di Google Search ha l’obiettivo di fornire agli utenti risposte che siano il più soddisfacenti e utili possibile in base ai termini di ricerca. Facciamo un esempio. Un internauta digita “Firenze casa vacanze con giardino”. Abbiamo una struttura con giardino alle porte di Firenze e lo abbiamo specificato su Google My Business, magari pubblicando anche una foto? Verrà mostrata più facilmente tra i primi risultati anche se non è proprio a Firenze, perché ci siamo ricordati di valorizzare il giardino. Soprattutto se pochi concorrenti hanno a loro volta un giardino. Sfruttiamo con intelligenza la voce ulteriori dettagli della scheda Google My Business, per specificare se offriamo il wi-fi gratis piuttosto che il servizio di noleggio biciclette. Per risolvere eventuali dubbi e problemi basta consultare la Guida di Google My Business per gli hotel.

Il ruolo delle immagini

Caricare su Google Maps una serie di foto della nostra struttura, in modo da offrire ai potenziali clienti una visione immersiva delle stanze e degli spazi comuni esterni e interni, è una mossa vincente. Secondo Google, le schede provviste di foto e tour virtuale hanno il doppio delle probabilità di suscitare interesse. Per questo scopo, Google Maps mette a disposizione un sistema di visualizzazione a 360° delle foto caricate in formato panoramico. Attenzione: le immagini devono essere di qualità e realizzate apposta per Street View. Non siamo in grado di scattarle? Conviene rivolgersi a un amico capace oppure a un fotografo professionista. Google ne suggerisci alcuni qui. Per la realizzazione delle immagini sferiche ci vuole un’attrezzatura compatibile con Street View. In alternativa, se abbiamo un telefono compatibile con ARCore, possiamo provare a realizzare foto adatte a Street View usando semplicemente uno smartphone Android. Oltre a pubblicare un tour virtuale della nostra struttura possiamo inserire o aggiornare le immagini di Street View relative alla strada dove si trova il nostro appartamento, casa vacanze eccetera.

Le schede provviste di foto e tour virtuale hanno il doppio delle probabilità di suscitare interesse

 Nel caso in cui non sia proprio possibile realizzare foto panoramiche lasciamo perdere il tour virtuale e concentriamoci sul caricamento di belle immagini “tradizionali”, per arricchire la scheda Google My Business della nostra struttura.

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 2-Il criterio della distanza

Quando un utente cerca un servizio o una struttura nelle vicinanze, più questa è vicina, oltre che pertinente, meglio è. Ovviamente non possiamo intervenire sulla distanza: il nostro appartamento o casa vacanze non può certo spostarsi per andare incontro alle esigenze del potenziale cliente! Però possiamo fare in modo che la nostra scheda Google My Business riporti con esattezza la geolocalizzazione della nostra struttura. Inoltre possiamo “seminare” nel profilo alcune parole chiave che indichino a Google il legame tra la nostra struttura e il territorio, per sottolineare la natura locale della nostra attività. Cosa succede quando un utente non specifica con precisione la località su cui vuole fare una ricerca? I parametri di ricerca prenderanno in considerazione gli ultimi dati noti sulla posizione dell’internauta, oppure la sua ultima ricerca sulla mappa di Google Maps.

3-Quanto siamo importanti

Infine, il motore di ricerca di Big G mostra i risultati a seconda della loro importanza, o evidenza, che identifica la notorietà di una struttura o di una attività. L’algoritmo cioè cerca di mettere al primo posto, ad esempio, l’agriturismo che piace di più, che dal suo punto di vista è quello la cui pagina riceve più visite e recensioni. È su questo criterio che dobbiamo puntare. Curiamo nel dettaglio la scheda Google My Business e stimoliamo i clienti a lasciare una recensione positiva che racconti la loro esperienza nella nostra struttura. Ricordiamoci poi che è fondamentale rispondere a tutte le recensioni, negative o positive che siano, con gentilezza e tempestività. Non facciamo mai passare più di 24 ore e sfruttiamo la recensione per raccontare qualcosa in più della nostra struttura. Non dimentichiamoci che sulla scheda Google My Business va pubblicato il link al nostro sito web, che Google andrà ad analizzare. Deve essere di tipo responsive, cioè facile e veloce da consultare sia da computer sia da dispositivo mobile. Se il nostro sito è obsoleto, fatica a caricarsi, o alcune pagine sono poco leggibili da smartphone, saremo penalizzati. Ovviamente Google analizza anche il ranking del sito nel momento in cui “sceglie” quali risultati mostrare per primi. Un sito poco aggiornato, ad esempio, potrebbe farci perdere posizioni rispetto a un concorrente.

Le parole di ricerca locali

Anche sul sito possiamo (anzi dobbiamo) inserire un po’ di parole di ricerca locali. Ci saranno ovviamente nelle pagine Chi siamo, nei Contatti o in Dove siamo, ma possiamo metterle anche altrove. Stiamo parlando della cosiddetta local SEO, che aiuta ad apparire per primi nella propria località di appartenenza. Mettiamo il nome della località negli articoli del blog (se ne abbiamo uno), aggiungiamolo ai tag delle foto, inseriamolo in titoli e sottotitoli presenti nelle pagine del sito. E non scordiamo di incorporare la mappa di Google Maps con il posizionamento della nostra struttura nel sito! Per farlo, cerchiamo l’indirizzo su Google Maps, poi scegliamo Condividi e infine Incorporare una mappa. Basterà copiare il link che appare e incollarlo sul sito web. Può sembrare banale, invece serve non solo agli internauti che ci troveranno attraverso il sito (anziché usando la scheda Google My Business), ma anche per dire a Google che la nostra attività è proprio lì dove dice la nostra scheda.

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